Lo stalking è un reato entrato nella giurisprudenza italiana in tempi relativamente recenti. Disciplinato dall’articolo 612 bis del Codice Penale, colpisce, purtroppo, tantissime persone di ambo i sessi ogni giorno.
Reato che punisce gli atti persecutori – con aggravanti nei casi in cui la condotta succitata è concretizzata da un ex coniuge – lo stalking deve essere approcciato, nel momento in cui si è vittime, con razionalità.
Anche se può risultare difficile riuscirci, è fondamentale muoversi con questo approccio. Il motivo è molto semplice: nel momento in cui si punta a uscire dalla spirale degli atti persecutori, temendo comprensibilmente per la propria incolumità, può capitare di fare mosse avventate o, in preda all’emotività, di mettersi in testa convinzioni sbagliate in merito al coinvolgimento di una persona.
Per evitare di trovarsi in queste situazioni, la cosa migliore da fare è rivolgersi a un investigatore privato. Come opera questo professionista in caso di sospetta condotta di stalking? Scopriamolo assieme nelle prossime righe!
Investigatore privato: come lavora in caso di sospetto stalking
Per quale motivo, nei casi in cui si ha il sospetto di essere vittime di una condotta persecutoria, è il caso di optare per i servizi di un’agenzia di investigazioni private? A prescindere che si opti per un investigatore privato a Roma o per un professionista attivo in un’altra città, esistono alcuni aspetti che è fondamentale tenere presenti.
Per comprendere la situazione, è il caso di fare un esempio concreto. In molti frangenti, le persone cominciano ad avere paura di essere vittime di uno stalker nel momento in cui si accorgono di danni procurati alla propria vettura parcheggiata su strada o in contesti accessibili a più persone.
In queste circostanze, per avere la certezza che il danno non è un semplice – si fa per dire – atto di vandalismo, bisogna effettuare delle riprese. Un investigatore privato ha gli strumenti tecnici per riuscirci.
Procedendo autonomamente si rischia, come già accennato, di incorrere in problemi legali. Inoltre, nel momento in cui si entra in possesso del materiale video girato da un investigatore privato, si ha la certezza di poterlo utilizzare in sede giudiziale (ciò può voler dire, per esempio, avere più chances di essere protetti da un ordine restrittivo).
Come ingaggiare un investigatore in caso di sospetto stalking
Cosa bisogna fare di preciso per ingaggiare un investigatore privato in caso di sospetto stalking? Prima di tutto, è il caso di consultare il web. Lo step successivo prevede il fatto di stilare un elenco dei professionisti autorizzati nella propria zona.
Nel momento in cui ci si trova davanti al tariffario, è opportuno non lasciarsi ingannare da offerte a prezzo stracciato. Il lavoro dell’investigatore privato, soprattutto in casi in cui è a rischio l’incolumità delle persone come quelli di stalking, è estremamente delicato.
Il professionista, infatti, deve muoversi senza mai perdere la direzione della totale legalità e, nel contempo, agire con lo scopo di garantire al proprio cliente il raggiungimento del risultato in tempi rapidi.
Chiarito questo aspetto, lo step da considerare dopo è il fatto di recarsi presso lo studio del professionista per il colloquio preliminare. Nel corso di questa interazione, è necessario essere il più chiari possibile. In questo modo, si permette al professionista di raccogliere le basi per effettuare uno studio di fattibilità.
Interessante è anche informarsi in merito alle peculiarità della fine del lavoro. Quando conclude le sue indagini, l’investigatore privato fornisce un report dettagliato con foto e riprese video. Il materiale in questione può essere presentato in sede giudiziale sia per richiedere eventuali misure protettive, sia per riuscire a ottenere il risarcimento per danni a beni causati dallo stalker.