Una scuola di trucco a Milano permette di studiare in una città che da una grande importanza al settore moda e che offre fin da subito diverse opportunità concrete di lavoro.
Il trucco altro non è che una forma moderna di espressione di sé; un modo per valorizzare attraverso il make-up quelli che sono i pregi di ogni viso e per correggere le piccole imperfezioni. Ma il trucco non è solo una maschera che mira a nascondere, può essere un modo per esprimere personalità e stile. Il vero trucco professionale non cancella le peculiarità rendendo tutti simili, ma cerca di dare vita ad un look personale e sentito.
Scuola di trucco Milano: centro di mode e trend da seguire
Una scuola di trucco valida deve fornire la possibilità di apprendere tutte le nozioni e tutte le tecniche necessarie a concretizzare lo stile che si ha in mente. Si, perché il trucco cambia a seconda delle epoche, delle mode o delle occasioni.
Nel corso dei tanti mutamenti della moda i trend lanciati sono stati tantissimi ed un bravo make-up artist deve saper prendere spunto e, al tempo stesso, mettere la propria firma e unicità.
Le mode influenzano lo stile di make-up, provate a pensare anche solo al corso della moda ed ai suoi dettami sull’incarnato:
- Nel secolo scorso era di rigore avere un viso pallido perché considerato più femminile ed elegante;
- Si è poi passati ad un viso che, per moda, doveva essere abbronzato tutto l’anno e richiedeva l’uso diffuso di fard e terre abbronzanti;
- Poi è stata la volta del conturing, una tecnica che consente di scolpire il viso andando a ridefinirne i contorni. Grazie a blush, terre dai colori freddi o caldi ed illuminanti è possibile cancellare occhiaie e discromie, esaltare gli zigomi e sfinare le guance.
- Il vero trend degli ultimi anni è l’armocromia, una tecnica che studia l’armonia dei colori necessari a valorizzare i diversi incarnati
Il maquillage dipende da una abilità compositiva che non solo è capace di riconfigurare i lineamenti o la forma del viso, ma che si avvale anche di una competenza cromatica che sa come un colore possa bilanciarne un altro, armonizzarsi con esso, respingerlo o sopraffarlo.
(Patrizia Magli)
Ecco perché è importante scegliere una scuola calata in una realtà dinamica e ben inserita nel mondo della moda. Le tecniche si imparano, ma lo stile si assorbe vivendo e osservando territorio e persone.
Scuola di trucco: come diventare make-up artist
Per diventare un buon make up artist autonomo è necessario formarsi presso una scuola altamente formante e, successivamente, aprire una Partita Iva. Sarà quindi possibile lavorare in totale autonomia in settori molto diversi tra loro a seconda della propria specializzazione. Alcuni esempi?
- trucco sposa: Il trucco sposa è sempre più richiesto, non solo dalla protagonista del matrimonio ma anche da damigelle, madri degli sposi e invitati. Il giorno del matrimonio vuole essere speciale dal primo all’ultimo attimo. Un truccatore che si è qualificato con un corso o un master di Trucco Sposa potrà trovare lavoro durante tutto il corso dell’anno dato che è un settore in costante crescita;
- truccatore professionista per l’ambito cinematografico o per la TV: il settore delle arti visive richiede ogni anno tantissimi professionisti da impiegare sia per preparare attori cinematografici che televisivi. Senza contare poi la sottocategoria del “trucco effetti speciali” che richiede un’ulteriore specializzazione attraverso un corso apposito ma che è in grado di aprire molte strade, sia a livello nazionale che internazionale.
- trucco beauty correttivo: spesso richiesto per shooting fotografici professionali, nel settore patinato della moda sia in passerella che sulle riviste. Si tratta di un trucco che si avvale di specifiche tecniche che permettono di valorizzare i pregi e nascondere le piccole imperfezioni di ogni viso.
- Trucco per negozi e centri estetici: molti professionisti del make up, dopo il corso di trucco, scelgono di lavorare per negozi di cosmetici, parrucchieri che offrono servizi di trucco e centri estetici. Un modo molto pragmatico per sfruttare il bacino di utenza dei negozi cui si sceglie di appoggiarsi