Cefalea: Il disegno di legge, nel dettaglio, punta a riconoscere come malattia sociale la cefalea primaria cronica, accertata da almeno un anno nel paziente mediante; diagnosi effettuata da uno specialista del settore presso un centro accreditato per la diagnosi e la cura delle cefalee che ne attesti l’effetto invalidante.
E’ possibile anche ottenere un assegno di invalidità di 279,47€ per tredici mesi all’anno se il proprio reddito non supera i 4800,38 euro e si ha un’età compresa tra 18 e 65 anni, oltre a questo poter usufruire delle agevolazioni legge 104.
La cefalea diventa malattia sociale
Le forme in cui tale malattia si manifesta; che vengono prese espressamente in considerazione, sono se le seguenti:
a) emicrania cronica e ad alta frequenza;
b) cefalea cronica quotidiana con o senza uso eccessivo di farmaci analgesici;
c) cefalea a grappolo cronica;
d) emicrania parossistica cronica;
e) cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e lacrimazione;
f) emicrania continua.
La cefalea diventa malattia sociale
La tutela della salute è ricompresa dall’art. 117 della Costituzione tra le materie di legislazione concorrente; pertanto, spetterebbe alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei princìpi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.
Per questo il secondo comma dell’art. 1 del d.d.l. prevede che con decreto del Ministro della salute, da adottare entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge; previa intesa sancita in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome; saranno individuati, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, progetti volti a sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone affette (nelle forme suddette) da cefalea, nonché i criteri e le modalità per l’attuazione, da parte delle regioni, dei medesimi progetti.
Il riconoscimento della cefalea cronica come tipologia “invalidante” potrebbe dunque avere ricadute anche sul possibile riconoscimento di un assegno di invalidità, innestandosi in un dibattito che ha visto molte differenze, da Regione a regione, circa la normativa in merito al riconoscimento dell’invalidità civile per le cefalee. Situazione che non ha facilitato un iter diagnostico terapeutico uniforme.