Donare in chiesa: L’idea è nata a Venezia, dove il Monsignor Adriano Tessarolo, che ha fatto installare dei pos in tre chiese della città lagunare.
Dimenticatevi le gentili signore e i gentili signori che, alla fine della messa, passano trai banchi della chiesa con un cestino in vimini e velluto rosso, pronte a ricevere qualche monetina in donazione per la chiesa.
Donare in chiesa ora è possibile anche con il bancomat!
La notizia è stata diffusa da Il Gazzettino di Venezia: ora chi vorrà fare una donazione alla fine della messa domenicale, potrà farlo usando carta e bancomat. L’idea è nata a Venezia, dove il Monsignor Adriano Tessarolo, che ha fatto installare dei pos in tre chiese della città lagunare.
Alcuni hanno sollevato dei dubbi su come quei soldi possano essere veicolati, e su quanto sia sicuro donarli via bancomat o carta: “Riguardo poi al dubbio generalizzato sull’uso di quei soldi, come di tutte le altre offerte, chi non si fida o pensa diversamente faccia a meno di fare alcuna offerta che nessuno viene a tirarli per la giacca”. Tessarolo ha dunque chiesto di provare prima di dubitare: “Si può esprimere il proprio parere concordando o non concordando, si facciano le proprie scelte liberamente e altrettanto liberamente si lasci fare agli altri”.
Non era mai successo prima. Il pos sta già lì, da giovedì.
Attende il bancomat dei fedeli non in una, non in due, ma in tre chiese di Chioggia. Le prime tre d’Italia che l’hanno adottato. Il menù a tendina del touchscreen luminoso parla da solo: offerta candela, offerta messa, offerta libera.
Tocchi «offerta candela» e si moltiplicano le opzioni: 1 euro, 2 euro, 3 euro, altro. Sfiori «offerta messa» e la ottieni con una donazione standard di 10 euro. E con l«offerta libera» digiti l’importo che vuoi. Impostata la cifra, sfili la tessera dal portafoglio.
Se è carta di credito con sistema wireless, la passi sopra al display, altrimenti la strisci a lato, come fanno le cassiere al supermarket. Se è bancomat, la infili nell’alloggiamento sottostante e poi digiti il pin. A quel punto l’offerta viene accreditata in remoto sul conto corrente della parrocchia.