Karkadè: Hai mai sentito parlare del Karkadè? Se sai di cosa sto parlando saprai anche che non si tratta di una pianta in sè ma dei suoi fiori.
Il termine Karkadè sta a significare, l’infuso che si ricava dai fiori rossi della pianta di ibisco.
Quali sono le proprietà del Karkadè?
Questo infuso, viene anche chiamato “tè rosso” non è difficile capire il perchè. Il suo colore è di un rosso acceso, che addirittura in alcuni posti nel mondo viene usato per eccellenza come bevanda natalizia.
Saà per il suo colore e per il fatto che rende più calorosa l’atmosfera natalizia, ma non bisogna sottovalutare questa bevanda e sopratutto non bisogna lasciarsi ingannare dal suo aspetto.
Nei paesi africani, da cui prende vita viene utilizzato come bevanda per combattere la sete. I fiori essiccati da cui poi si ricava il Karkadè, hanno il potere di sopperire alla mancanza di acqua potabile, un problema piuttosto diffuso da quelle parti purtroppo.
In Italia è stato introdotto in tempi relativamente recenti, nell’Ottocento, e veniva usato come sostituto del tè classico. Ma in Africa e in altri Paesi tropicali le proprietà del karkadè sono conosciute, e usate, fin dall’antichità. Oggi le ricerche scientifiche confermano i suoi numerosi effetti benefici sull’organismo umano. Scopriamo insieme quali sono.
Da quanto detto si deducono che le proprietà del tè karkadè apportano tanti benefici alla salute. Bere questo infuso stimola la diuresi e ha anche effetto lassativo: quindi aiuta a depurare l’organismo e ad eliminare le tossine in eccesso.
Secondo quanto provato da uno studio della Tuft University di Medford
(Stati Uniti) bere karkadè è molto utile a chi soffre di ipertensione. Consumandone tre tazze al giorno si può combattere la pressione alta in modo naturale, per via degli antociani che fanno scorrere il sangue con più facilità.
Vi consiglio vivamente di utilizzare questo tè, sono certa che dopo mi ringrazierete per le sue tante proprietà benefiche.