Meteoropatia: Essere metereopatico vuoldire soffrire di stanchezza, apatia e mal di testa ad ogni cambio di stagione e non solo.
La meteoropatia è una patologia riconosciuta a livello clinico.Non sottovalutiamola ma impariamo a riconoscere i sintomi per combatterla.
Meteoropatia: se ogni volta che cambia il tempo avverti disturbi psicofisici
Si tratta di un insieme di disturbi a livello psico-fisico che tende a verificarsi quando cambia il tempo; e quindi soprattutto in prossimità dei cambi stagione, in particolar modo durante il periodo invernale o autunnale.
In pratica, in un soggetto metereopatico
Con il variare delle condizioni climatiche stagionali, si scatenano una serie di disturbi e i più comuni sono: mal di testa, sonnolenza o insonnia, spossatezza, apatia; difficoltà a concentrarsi, sbalzi d’umore, nervosismo, irritabilità e in casi peggiori compare anche la depressione.
Quello che è importante ricordare è che il metereopatico non deve mai trascurare tutti questi sintomi anche se non vi sono farmaci in grado di porvi rimedio; sarebbe errato cercare una cura servendosi di ansiolitici o medicinali simili in quanto potrebbero solo peggiorare il problema. In ogni caso chiedete consiglio al vostro medico curante; lui saprà consigliarvi la giusta terapia.
Meteoropatia: possibili cause, soggetti a rischio e come combatterla
L’essere metereopatico è un disturbo ben conosciuto a livello clinico e non va affrontato con leggerezza in nessun caso. Come già vi abbiamo accennato; non sempre è utile ricorrere a sonniferi o ansiolitici ma è sempre bene consultare un medico in grado di indirizzarci verso la giusta terapia.
Le persone che sono maggiormente suscettibili alle variazioni del tempo sono soprattutto i bambini e gli adolescenti (i quali si trovano nella fase di maggiore crescita) e gli anziani che rappresentano soggetti già portatori di altre patologie fisiche o psicologiche che tendono a peggiorare soprattutto se stiamo parlando di persone che hanno subito anche dei traumi pesanti all’ apparato muscolo-scheletrico: quindi debilitati fisicamente.