Ossigeno nel sangue: Ogni specie animale è dotata di un apparato; che consente loro di introdurre nell’organismo, attraverso la respirazione, le molecole di ossigeno e garantire così agli organi e ai tessuti lo svolgimento delle loro funzioni vitali.
L’ossigeno è uno degli elementi più abbondanti nell’universo ed è indispensabile – inutile dirlo – alla sopravvivenza di tutti gli esseri viventi.
Ossigeno nel sangue, quando preoccuparsi?
Il cervello come sappiamo è un organo che ha bisogno di un apporto; costante di ossigeno; e se il processo respiratorio non funziona correttamente. le tossine che normalmente vengono eliminate si accumulano nel flusso sanguigno mentre la carenza di ossigeno; determina una vasodilatazione che può causare emicranie di tipo vascolare.
Vi sono alcune situazioni, tuttavia, che impediscono a questo naturale processo di attuarsi in maniera fisiologica generando disturbi di diversa entità.
Se noti la presenza di anche uno di questi sintomi chiedi consiglio al tuo medico; lui saprà certamente cosa fare per diagnosticare eventuali patologie respiratorie e prescriverti la terapia più appropriata.
Le cause possono essere acute, quando cioè si verifica ad esempio una ostruzione delle vie aeree dovuta all’ingestione di corpi estranei, o successive a traumi del torace. laddove è presente una lesione polmonare da schiacciamento o da perforamento pleurico a seguito di fratture costali; oppure in presenza di embolia polmonare, edema polmonare o altro.
L’ipossia tuttavia nella maggiorparte dei casi è dovuta a patologie respiratorie croniche come ad esempio la broncopatia cronica ostruttiva e determina significative ripercussioni sullo svolgimento di tutte le funzioni organiche.
Tali circostanze necessitano di un intervento immediato da parte di personale medico.
Esistono però alcuni segnali che possono metterci in guardia da una situazione di ipossiemia, al fine di rivolgersi al proprio medico per stabilirne le eventuali cause.
Come capire se il sangue è abbastanza ossigenato?
Per stabilire clinicamente se la quantità di ossigeno che circola nel sangue raggiunge livelli fisiologici; è possibile avvalersi di alcuni esami. tra i quali ricordiamo l’emogas; che permette al medico di valutare diversi parametri, non solo quindi la quantità di ossigeno, ma anche i livelli di anidride carbonica, dei bicarbonati e del PH del sangue per scongiurare l’eventuale rischio di acidosi respiratoria.
Vertigini e debolezza
Generalmente questa sintomatologia si manifesta in seguito ad uno sforzo fisico. La debolezza è dovuta al fatto che il muscolo per mantenersi trofico ha bisogno di essere costantemente ossigenato; tuttavia affinchè la debolezza muscolare possa essere attribuibile ad uno stato di ipossia deve essere accompagnata da una difficoltà respiratoria. Nel caso in cui l’ossigeno presente nel sangue subisce una diminuzione, è comune avvertire un senso di debolezza. fino allo svenimento nei casi più importanti, e la presenza di vertigini e annebbiamento della vista.